In data 17 maggio 2025 il Vescovo ha invitato la comunità a un incontro conoscitivo dal titolo “LA CATTEDRALE CHE ATTENDIAMO” per illustrare, insieme ai progettisti e con il contributo della Soprintendenza, lo stavo di avanzamento del progetto di adeguamento liturgico, dopo l’inizio, a gennaio 2025, delle necessarie verifiche preliminari di fattibilità, comprensive di indagini di tipo archeologico, geotecnico e strutturale.
Dopo i saluti, il vescovo Marco Prastaro ha attenzionato i presenti sull’affresco settecentesco della controfacciata a ricordo di quando, nel 1095, papa Urbano II, alla presenza del vescovo Oddone, consacrò solennemente la Cattedrale romanica; il Vescovo ha ricordato come il necessario attuale intervento di adeguamento si inserisce nella dinamica di trasformazione che contraddistingue la storia della chiesa e che realizzandosi ora avrà i caratteri della contemporaneità; il titolo stesso del progetto vincitore “Come rugiada dall’alto”, che ha vinto il bando di idee indetto dalla Diocesi nel 2023, rievoca la nuova traduzione italiana del messale romano (“con la rugiada del tuo Spirito”), diffusa nel 2020.
L’Ufficio diocesano BCE, a seguire, ha ricordato l’articolato percorso affrontato nel rispetto delle procedure previste dall’Ufficio nazionale beni culturali ecclesiastici della CEI, che si è reso disponibile a erogare un consistente contributo per la realizzazione dell’intervento di adeguamento. Perché interviene la Conferenza Episcopale italiana con i contributi CEI8xmille? Perché l’adeguamento liturgico di una Cattedrale è un atto ecclesiale e culturale ed è preziosa occasione di coinvolgimento dell’intera comunità diocesana nell’elaborazione di un piano pastorale condiviso. Sin dai primi mesi del 2020 la Diocesi ha, infatti, aperto un percorso informativo e formativo inerente al progetto di adeguamento, con l’aiuto dei Consigli Pastorale e Presbiterale, che ha dato vita sul territorio a diverse iniziative atte a coinvolgere i fedeli.
La Cattedrale per funzione sociale, importanza artistica, valore simbolico, stratificazione storica è una architettura di primaria importanza religiosa e civile. Progettarne l’adeguamento è operazione complessa, delicata e di notevole impatto e prevede il rispetto delle indicazioni del Codice di Diritto Canonico, delle norme liturgiche, delle note pastorali della CEI, della legislazione civile in merito alla tutela dei beni monumentali e delle indicazioni che provengono dal discernimento comunitario. L’intervento del dottor Rubat Borel, funzionario della Soprintendenza, ha aiutato i presenti a comprendere la dinamica della storia della Cattedrale, mostrando, dal punto di vista archeologico, che si tratta di mille anni di “adeguamento liturgico” che si sono succeduti fino ai lavori degli anni Ottanta del Novecento e che hanno portato in superficie il grande mosaico pavimentale romanico davanti all’altare settecentesco. Quindi sono proprio questi lavori, nel rispetto delle strutture, che rendono la Cattedrale viva nella sua storia millenaria.
Successivamente il progettista coordinatore architetto A. Vaccari e l’artista L. Cavalca hanno illustrato come intendono intervenire prioritariamente nell’area presbiteriale ampliandone la superficie e realizzando nuovi altari, cattedra e ambone. L’intervento prevede inoltre la valorizzazione della cappella della custodia eucaristica, agevolandone la sosta in preghiera, la definizione di una vera e propria penitenzieria, di fatto assente, e la rivalutazione della zona del battistero dove è presente l’antico fonte battesimale quattrocentesco.
L’architetto Vaccari nel suo intervento ha spiegato, inoltre, come il progetto di adeguamento è stato occasione propizia per riprogettare l’obsoleto impianto elettrico e di illuminazione della Cattedrale, mentre l’artista Cavalca ha mostrato bozzetti, campioni di materiali e modellini relativi alle opere d’arte previste, interagendo con i presenti che hanno avuto la possibilità di fare delle domande e di visitare, inoltre, l’attuale area di cantiere.
Arch. M. Roselli