Un Museo a San Martino

Inaugurata nella chiesa di San Martino in Asti una nuova realtà culturale del territorio, che raccoglie materiali provenienti dalle chiese di San Paolo, di San Rocco e dalla Confraternita di San Michele; la cerimonia si è svolta martedì 11 novembre 2025, festa del Patrono della chiesa, per sottolineare come il suo parroco, padre Luigi Testa e la sua comunità hanno sempre saputo sviluppare sinergie per tutelare beni ecclesiastici ed essere punto di riferimento per l’animazione culturale del territorio.

Ai protagonisti di questa singolare iniziativa è giunto il plauso del Vescovo:  

“Esprimo, scrive Mons. Prastaro, il mio apprezzamento per l’iniziativa e per quanto è stato realizzato che consente di fare un percorso spirituale, storico artistico accompagnati da una visibilità di opere che testimoniano la vitalità delle comunità cristiane raccontando della vita religiosa che ha segnato questa Chiesa locale e questa città, in particolare attraverso le Parrocchie San Martino e San Paolo.

Sono contento di aver contribuito a questo progetto espositivo concedendo in comodato alla Parrocchia le tre tele e l’ostensorio, provenienti dalla ex Confraternita di San Michele, di proprietà della Diocesi. Il lavoro fatto in sinergia fa sì che ora il Museo San Martino possa custodire tesori preziosi e narrare in modo nuovo delle aggregazioni laicali che hanno segnato la vita ecclesiale e caritativa di questa città.

Realizzare un museo è certamente un impegno notevole, ma questo sforzo rientra nel dovere di amministrare al meglio il patrimonio che ci è stato tramesso dai nostri padri. La Chiesa si è sempre prodigata per conservare la memoria del proprio passato per uno scopo di continuità nella testimonianza evangelica e non ha mai disdegnato anche di essere committente di opere d’arte per aprire la mente e il cuore allo stupore, alla meraviglia e per aiutare a percepire qualcosa della bellezza di Dio.

Insieme all’impegno per l’evangelizzazione, la crescita nella fede, nella carità, l’attenzione ai poveri, la formazione, una comunità cristiana deve saper riconoscere che la Chiesa si prodiga per il bene, il buono e il bello nel senso della cultura cristiana. Ecco perché, nel dinamismo pastorale, questa vostra iniziativa trova la sua più autentica motivazione e «si pone quale strumento di evangelizzazione cristiana, di elevazione spirituale, di dialogo con i lontani, di formazione culturale, di fruizione artistica, di conoscenza storica. È quindi luogo di conoscenza, godimento, catechesi, spiritualità» (san Giovanni Paolo II, 27 settembre 1997).

Desidero incoraggiare la Parrocchia, il Gruppo Culturale San Martino e tutti i collaboratori a perseguire questa via in un dinamismo profetico di annuncio e comunione. Che sia una strada segnata dalla sinodalità, non solo per saper fare bene insieme, ma anche per incoraggiare altri, facendovi servi della comunione nella corresponsabilità. La nostra città, e quanti la visitano, possano trovare anche in questa proposta culturale insieme ad altre parrocchie e con il sostegno degli Uffici Diocesani preposti un dinamismo ecclesiale che sappia generare bellezza, ma più ancora favorire l’incontro con il Cristo vivente di cui la Chiesa è prolungamento nella storia.

Mentre vi ringrazio del vostro impegno, vi esorto ancora una volta ad essere testimoni dell’amore del Signore e a lavorate per la gloria di Dio! Di cuore vi benedico.

+ Marco

Un plauso che rappresenta un programma di sviluppo per una realtà da conoscere in tutta la sua vitalità come speranza che sa comunicare, nel bello, il valore di un patrimonio che guarda al futuro.