In preghiera per Benedetto XVI

Il Vescovo Marco insieme alla comunità diocesana si unisce alla preghiera di suffragio per il Papa emerito Benedetto XVI ed esprime un sentito cordoglio. 

Pubblichiamo di seguito il Messaggio della Presidenza della CEI per la morte del Papa emerito Benedetto XVI.

Nel testo vengono riportate anche alcune indicazioni liturgiche.

La Chiesa in Italia esprime profondo cordoglio per la morte del Papa emerito Benedetto XVI. Ritornano le parole della “declaratio” del 10 febbraio 2013, quando rinunciò al ministero petrino: «Per quanto mi riguarda, anche in futuro, vorrò servire di tutto cuore, con una vita dedicata alla preghiera, la Santa Chiesa di Dio». Anche nel momento della debolezza umana, ha dimostrato la forza che viene dalla fede in Cristo (2Cor 12,10) e l’importanza di una relazione profonda che nasce dalla preghiera nello Spirito (Gd 20).

In queste ore risuona nel cuore di ciascuno di noi il suo invito a «sentire la gioia di essere cristiano, perché Dio ci ama e attende che anche noi lo amiamo». La sua vita fondata sull’amore è stata un riflesso della sua relazione con Dio e, nell’ultimo tratto della sua esistenza, ha reso visibile questa relazione con il Signore, custodendo il silenzio.
Ringraziamo il Signore per il dono della sua vita e del suo servizio alla Chiesa: testimonianza esemplare di quella ricerca incessante del volto del Signore (Sal 27,8), che oggi può finalmente contemplare faccia a faccia (1Cor 13,12).
La Chiesa in Italia, in particolare, gli è riconoscente per l’impulso dato alla nuova evangelizzazione: ricordiamo l’esortazione, rivolta in occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale di Verona, a portare «con rinnovato slancio a questa amata Nazione, e in ogni angolo della terra, la gioiosa testimonianza di Gesù risorto, speranza dell’Italia e del mondo».
In questo momento, facciamo nostra la sua preghiera alla Vergine di Loreto, a cui affidiamo la sua anima: «Proteggi il nostro Paese, perché rimanga un Paese credente; perché la fede ci doni l’amore e la speranza che ci indica la strada dall’oggi verso il domani. Tu, Madre buona, soccorrici nella vita e nell’ora della morte».

Invitiamo le comunità locali a riunirsi in preghiera e a celebrare la messa in suffragio del Papa emerito Benedetto XVI. È opportuno utilizzare uno dei formulari proposti dal Messale Romano per le Messe dei defunti «Per il Papa» (pp. 976-977). Nei testi si dovrà aggiungere la dicitura «il Papa emerito Benedetto XVI». Precisiamo, inoltre, che nella colletta dello schema B e nell’orazione sulle offerte dello schema A si dovrà dire «il tuo servo, il Papa emerito Benedetto XVI».

LA PRESIDENZA DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Roma, 31 dicembre 2022

 

Pubblichiamo il comunicato della Presidenza della Conferenza Episcopale Piemontese 

Questa mattina ha concluso il suo cammino terreno Benedetto XVI, Vescovo di Roma e Papa dal 2005 al 2013. Raccogliendo l’invito di papa Francesco i pastori e i fedeli delle diocesi di Piemonte e Valle d’Aosta hanno accompagnato con la preghiera la sua malattia. Oggi tutti insieme chiediamo al Signore di accoglierlo presso di Sé ricompensando le fatiche apostoliche di Colui che si presentò al mondo al momento dell’elezione come «semplice, umile lavoratore nella vigna del Signore». Anche quel giorno si affidò a Dio e a noi, dicendo: «Mi consola il fatto che il Signore sa lavorare ed agire anche con strumenti insufficienti e soprattutto mi affido alle vostre preghiere nella gioia del Signore risorto» (19 aprile 2005).

Anche a nome dei Confratelli della Conferenza Episcopale Regionale, esprimo partecipazione a questo momento di sofferenza per il distacco terreno da un grande uomo e da un Vescovo sapiente, ma anche la gratitudine al Signore per il dono che Benedetto XVI ha rappresentato per la Chiesa universale con il suo Magistero cristallino, a dispetto di un modo di presentarsi e di comunicare quasi timido.

La grandezza e la profondità del suo insegnamento non potrà che crescere con il passare del tempo perché la sua parola rappresenta una lettura del presente alla luce della fede e della tradizione della Chiesa che non perde di attualità. Essa è accompagnata da un esempio personale di fede e di dedizione al ministero che abbiamo potuto toccare con mano al momento delle sue dimissioni, illuminate dalle poche e lucide parole pronunciate in quel mese di febbraio 2013 che rimarrà scolpito nella memoria di chi l’ha vissuto e negli annali della Chiesa cattolica.

Mons. Franco Lovignana, Presidente Conferenza Episcopale piemontese

31 dicembre 2022