E’ ancora siccità

Fiumi in secca, campi allo stremo, caldo record. La siccità che sta colpendo l’Italia sta mettendo a dura prova il nostro sistema agroalimentare e non solo! I numeri forniti dalla Coldiretti fotografano in modo inequivocabile la gravità della situazione. Le piogge si sono dimezzate con un impatto devastante sulle produzioni agricole nazionali. Sarà interessante seguire quanto l’Università Cattolica, con il contributo di docenti della Facoltà di Scienze agrarie alimentari e ambientali del campus di Piacenza dell’Ateneo del Sacro Cuore, sta realizzando per comprendere al meglio l’impatto dell’insufficienza idrica nei vari ambiti delle filiere della vita e come si sta muovendo la ricerca scientifica per dare risposte alle criticità prodotte da questa gravissima situazione. (cfr. dossier “secondo tempo” web magazine dell’Università Cattolica, che dedica uno speciale all’emergenza siccità  https://secondotempo.cattolicanews.it/webreportage-l-estate-senza-pioggia) “Il compito che ci aspetta nei prossimi anni – spiega Marco Trevisan, preside della Facoltà di Scienze agrarie, alimentari e ambientali dell’Università Cattolica – è quello di elaborare misure di sostenibilità, per tutelare l’acqua nella sua totalità tramite una programmazione condivisa delle misure di prevenzione e salvaguardia, visti i tempi necessari per la formazione e il ricambio naturale delle acque. Infatti, l’acqua è una risorsa rinnovabile, ma limitata e non omogeneamente distribuita, inoltre solo il 2,5% dell’acqua complessivamente presente sul pianeta è acqua dolce e utile per la vita”. “Dobbiamo incominciare a percorrere nuovi sentieri, proporci e proporre nuovi stili di vita” è l’esortazione della Pastorale sociale e del lavoro vercellese, per la quale “è urgente una vera e propria conversione ecologica maturata, accompagnata e vissuta nelle nostre comunità per prendere coscienza di quale dono prezioso sia il creato che siamo chiamati ad amare custodire trasmettere alle future generazioni”. “Come comunità cristiana – viene assicurato nel prezioso documento proposto dagli amici di Vercelli – ci impegniamo a comunicare la bellezza del creato, a denunciare le contraddizioni al disegno di Dio sulla creazione, a educare al discernimento imparando a leggere i segni che il creato ci fa conoscere, a scegliere di costruire insieme una casa comune frutto di un cuore riconciliato, a elaborare una strategia educativa integrale che abbia anche dei risvolti politici e sociali, a operare in sinergia con tutti coloro che nella società civile s’impegnano nello stesso spirito”. “Anche per questa emergenza – conclude la Pastorale sociale e del lavoro di Vercelli – siamo chiamati a impegnarci con mentalità attiva pregando come se tutto dipendesse dalla provvidenza divina e operando come se tutto dipendesse da noi”.