il messaggio del Vescovo

Quando al vecchio Simeone fu presentato il piccolo Gesù, egli sussultò riconoscendo nel bambino la Salvezza del Signore. Quel sussulto di Simeone porta in sé tutto il senso dell’Avvento che stiamo iniziando. L’attesa del Salvatore viene esaudita, il Signore viene nella nostra vita, viene per stare con noi e per trasformare il mondo intero in quel Paradiso che, a causa del peccato originale, avevamo perduto. Queste settimane che ci separano dal Natale siano proprio questo camminare per vedere la salvezza che ci raggiunge. Una salvezza che può venire solo dal Signore, solo attraverso Dio che si fa carne e viene ad abitare in mezzo a noi. Ci è dato questo tempo per ritornare a cercare le cose che veramente contano, per rinnovare nella nostra vita il desiderio del Signore, di Lui e di Lui solo. In questo tempo i nostri occhi, gli occhi del nostro cuore, potranno guardarsi intorno per vedere la salvezza. Dobbiamo solo fissare lo sguardo nella giusta direzione. La Parola di Dio è una giusta direzione, la preghiera personale è altro ambito su cui focalizzarci, i fratelli nel bisogno ci indicheranno dove il Signore viene a nascere. In questo tempo di Sinodo, anche l’ascolto reciproco, l’ascolto di ogni realtà del nostro mondo, sarà un’ulteriore occasione per “vedere la salvezza”, per cogliere cioè quanto il Signore chiede a noi oggi per testimoniarlo e “farlo nascere” nel cuore dell’uomo di oggi. Questa salvezza ci è chiesto di ricercarla, per vederla, ma, come cristiani, abbiamo anche il compito di renderla visibile, perché altri la possano vedere. In particolare, l’attenzione operosa verso chi è nel bisogno farà sì che nessuno possa dire di essere stato abbandonato anche da Dio, di essere stato escluso dalla salvezza. L’iniziativa dell’Avvento di fraternità si inserisce in questo filone. Noi siamo nati nella parte “fortunata” del mondo. In questo tempo difficile della pandemia non abbiamo problemi ad accedere ai vaccini. Vogliamo quindi aiutare una realtà, nel Sud Sudan, la nazione più giovane dell’Africa ed una delle più povere al mondo, a far sì che i vaccini – a dire il vero pochi – a disposizione di quello Stato possano comunque raggiungere le persone nelle zone remote ed essere usati per il bene di molti. Facciamo in modo che anche in quell’angolo sofferente della terra si possa dire “abbiamo visto la salvezza”.

Buon avvento a tutti, sia pieno di sguardo vigile e operoso, sia pieno di cuori in ricerca, sia pieno del Signore che non si stanca mai di nascere fra noi e di mostrarci la sua salvezza.

Vi benedico

+ Marco