La Diocesi a Roma

“Grazie con tutto il cuore della sua presenza fra noi e del tempo che ci ha dedicato, grazie di averci confermato nella fede e dell’affetto così particolare che ci ha riservato. Grazie della sua visita, e torni quando vuole questa è casa sua! Nel frattempo, noi continueremo a pregare per Lei”.

Con queste parole Mons. Prastaro aveva concluso il suo saluto a Papa Francesco al termine della S. Messa in Cattedrale lo scorso 20 novembre; un “grazie” che il nostro Vescovo auspica di poter nuovamente esprimere, venerdì 5 maggio, alle 12 in Vaticano, con una corale partecipazione di astigiani che rappresenti la Chiesa locale e il territorio.

Dopo l’incontro “tanto atteso” in Asti si sta organizzando la visita di ringraziamento al Santo Padre per manifestare tutta la riconoscenza della comunità astigiana a Papa Francesco per l’attenzione che ha dedicato ad Asti.

Un pellegrinaggio “diocesano” con un programma che offra un’ampia opportunità di partecipazione come meglio specificato nel “foglio notizie” proposto dalla pastorale viaggi e pellegrinaggi della diocesi.

Le Parrocchie, gli uffici pastorali e il mondo delle aggregazioni laicali sono invitati a promuovere la presenza dei fedeli a questo importante viaggio, ma l’invito è esteso alla comunità civile ed in particolare al grande numero delle persone che si sono donate generosamente nel volontariato per l’organizzazione e la buona riuscita della due giorni che il Santo Padre ha trascorso ad Asti il 19 e 20 novembre scorsi.

La Santa Messa nella Basilica di San Pietro e l’incontro con Papa Francesco nell’udienza privata di venerdì 5 maggio alle ore 12 nel palazzo apostolico, saranno i due momenti più significativi del nostro pellegrinaggio per rafforzare l’impegno di adesione al Vangelo, in sintonia con quanto ci aveva indicato Papa Francesco nella sua omelia in Cattedrale, per “non restare fermi a pensare a se stessi, sprecando la vita a inseguire le comodità o l’ultima moda, ma puntare verso l’Alto, mettersi in cammino, uscire dalle proprie paure per tendere la mano a chi ha bisogno”.

Ancora una volta avremo l’opportunità di sentire vicina la presenza di Papa Francesco, di pregare con lui e per lui, di dimostrargli il nostro affetto e soprattutto di esprimergli in tanti, “a brasa aduerte”, la nostra gratitudine.