Solennità del CORPUS DOMINI

La Solennità del Corpo e Sangue del Signore, che quest’anno si celebra giovedì 8 giugno richiama da sempre i fedeli attorno all’altare per contemplare ed adorare il mistero eucaristico «fonte e culmine di tutta la vita cristiana» (Lumen gentium, n. 11).
L’Eucarestia ci raduna attorno alla mensa di Cristo e Cristo, facendosi pane per noi, è il cibo della festa sulla tavola dei figli che crea condivisione, rafforza i legami, dona il gusto della comunione.
L’eucarestia, “pane del cammino, dono di misericordia e centro di unità” è stato il fulcro tematico del congresso eucaristico diocesano del 2016 e rimane “segno” di “amore” al prossimo che non può restare confinato tra le mura delle chiese e quest’anno, dopo le restrizioni imposte dalla pandemia, la vicaria urbana ripropone il ritorno della processione del SANTISSIMO CORPO E SANGUE DI CRISTO per portare, fuori dalla chiesa il valore “bello” della Comunione e far sentire alla città il segno di una presenza “Eucaristica” che “è” per tutti.
Appuntamento, giovedì 8 giugno, alle ore 21 nella collegiata di San Secondo dove il vescovo Marco Prastaro celebrerà la Santa Messa a cui seguirà la Processione Eucaristica che partirà piazza da San Secondo, percorrerà piazza Statuto, via Bruno, via Aliberti e si concluderà in piazza San Martino.
La chiesa di San Martino, dove l’ostensorio con l’Ostia Consacrata sarà posto sull’altare, rimarrà aperta fino alle 24 per l’adorazione personale; fino alla chiusura della chiesa sarà inoltre possibile accostarsi al Sacramento della Riconciliazione.
Con la processione la nostra Comunità cittadina vuole professare pubblicamente il segno coinvolgente dell’Eucaristia e testimoniare per le vie della città che “l’Eucaristia è profezia di un mondo nuovo, è la presenza di Gesù che ci chiede di impegnarci perché accada un’effettiva conversione: conversione dall’indifferenza alla compassione, conversione dallo spreco alla condivisione, conversione dall’egoismo all’amore, conversione dall’individualismo alla fraternità” come ha ricordato, con concreta efficacia, Papa Francesco al congresso Eucaristico nazionale di Matera dello scorso anno.