IL TEMPO DEL CREATO

Reca la data del 24 maggio 2022, settimo anniversario della pubblicazione dell’Enciclica di Papa Francesco Laudato si’, e si intitola «”Prese il pane, rese grazie” (Lc 22,19). Il tutto nel frammento» il messaggio per la 17ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato, che si celebra il 1° settembre 2022 e che accompagnerà tutto il tempo del Creato, in programma dal 1° settembre al 4 ottobre 2022.

Il messaggio, preparato e diffuso dalla Commissione episcopale per i Problemi sociali e il Lavoro, la Giustizia e la Pace e dalla Commissione episcopale per l’Ecumenismo e il Dialogo della CEI, prende in esame alcuni aspetti fondamentali del pane, sottolineando che ogni pezzo di pane è “un dono della terra”.

Da un termine che «ci sembra scontato» perché «talmente “quotidiano” da non attirare il nostro sguardo» scaturisce una riflessione «in comunione con la Chiesa che è in Italia e che a Matera si prepara a celebrare anche il Congresso Eucaristico Nazionale dal titolo altrettanto evocativo e suggestivo: “Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale”». «Ogni pezzo di pane – si legge nella prima parte del messaggio – arriva da lontano: è un dono della terra. È lei che ha prodotto il grano. Il contadino lo sa: ara, prepara il terreno, semina, irriga, miete … ma non è lui a produrre quei chicchi dorati. Anche oggi, nell’epoca della meccanizzazione, della grande distribuzione e della panificazione industriale, il pane rimane ciò̀ che è da sempre. E quand’anche i ritrovati della tecnica soppiantassero la sapienza contadina e i talenti artigianali, il pane continuerebbe a parlarci della sua identità̀ più̀ profonda: quello di essere un’offerta della terra, da accogliere con gratitudine.

A seguito di ciò e anche nell’ottica di continuare a dare seguito ai lavori e ai risultati della 49ª Settimana Sociale dei Cattolici italiani di Taranto (ottobre 2021) dal titolo Il Pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro #tuttoèconnesso e del 6° Seminario nazionale di Pastorale sociale di Chiavari (marzo 2022) dal titolo Ecologia integrale e sinodalità, desideriamo segnalare le prossime iniziative proposte a livello regionale:

–          il seminario annuale della Commissione Regionale Piemonte e Valle D’Aosta della Pastorale Sociale e del Lavoro, dal titolo “Accompagnare nelle transizioni. Verso comunità sostenibili”, a Susa, presso Villa San Pietro, dal 1° settembre al 3 settembre 2022;

–          la 17ª Giornata per la custodia del creato organizzata in collaborazione con l’Ufficio Diocesano della PSL di Torino dal titolo “Una mappa della sostenibilità”. Confronti alla scoperta delle connessioni che possono realizzare sostenibilità, sabato 17 settembre 2022 a Torino presso il Museo A Come Ambiente.

Anche ad Asti congiuntamente Terzo Settore, Pastorale sociale e del lavoro, Ecumenismo, Ecumenismo, Pastorale della salute, Caritas, Migrantes, Cultura e comunicazioni sociali intendono animare insieme il mese della Salvaguardia del Creato e, all’interno di questo mese si intende promuovere un esperimento, sul modello della Settimana Sociale dei Cattolici italiani, all’insegna dell’ideazione e realizzazione della prima “Giornata sociale dei Cattolici astigiani” prevista per sabato 24 settembre, una giornata cioè su un tema specifico della salvaguardia del creato per chiamare a raccolta la comunità cristiana e generare anche progetti che puntino a sensibilizzare sul tema individuato e trasformarlo poi in proposte pastorali precise, sul modello del convegno ecclesiale.

Queste nostre riflessioni intendono approfondire gli aspetti legati all’ambiente, all’economa, alla società e alla politica nella convinzione che tutto è connesso.

Continuamente sollecitati dall’invito di Papa Francesco alla conversione ecologica per la salvezza e la custodia della “casa comune” che è compito e responsabilità di tutti i cristiani, di tutti i credenti e di tutti gli esseri umani, affronteremo il tema dello sviluppo sostenibile, interrogandoci su quali possano essere i processi necessari per avviare un autentico cambio di paradigma che contempli insieme giustizia sociale, tutela dell’ambiente in cui viviamo e sviluppo economico.

È ormai evidente che oggi la transizione ecologica si gioca soprattutto nei territori, dove le persone vivono, studiano, lavorano e hanno relazioni, cioè coinvolgendo le comunità. Questo è un impegno che può far sentire le donne e gli uomini del nostro tempo protagonisti di un cambiamento vero e pienamente consapevole della responsabilità che abbiamo verso le prossime generazioni.

Le sfide che ci attendono nel futuro prossimo sono talmente impegnative e importanti che tutti noi siamo chiamati a contribuire e creare occasioni di partecipazione, per studiare e avviare insieme nuovi stili di vita, che ci permettano di valorizzare le esperienze già presenti nei nostri territori e di programmarne di nuove.