Missionari nel mondo

“Di me sarete testimoni”

Incontri con Missionari e Volontari in Missione nel mondo.

Riprendono nel 2023 gli incontri online con i Missionari nel mondo, organizzati dal Centro Missionario Diocesano, in collaborazione con l’Ufficio Comunicazioni Sociali, ospitati sulla piattaforma Cisco Webex della Diocesi di Asti: https://chiesacattolica.webex.com/chiesacattolica/j.php?MTID=m68ff139565743168d9951eb614f0a511

Il primo incontro sarà venerdì 20 gennaio alle ore 21,00. Ripartiamo con l’America Latina, per incontrare Giorgia Spata, dal Brasile, e condividere il suo cammino di volontariato.

Giorgia è una volontaria dell’Operazione Mato Grosso, vive con la sua famiglia nella Parrocchia Beata Vergine degli Angeli in Portacomaro Stazione, frazione del Comune di Asti.

Dopo una precedente esperienza di volontariato in Brasile, lo scorso agosto è ripartita ancora per il Brasile, per vivere una nuova esperienza di missione.

Giorgia farà la sua esperienza di due anni in un piccolo paese che si chiama Naboreiro, nello Stato del Mato Grosso, in una struttura di accoglienza “Casa Mamãe Margarida” con 10 ragazzine tra i 12 e i 13 anni e Rariagna una ragazza di 22 anni che sta finendo di studiare Biologia.

Naboreiro è una piccola comunità nella zona rurale del Município di Rondonópolis, dove vivono circa 900 abitanti. La maggior parte delle persone lavora nei grandi allevamenti bovini o nella recente struttura di piantagioni di banane mentre l’altra sopravvive con lo stipendio dei pensionati familiari cercando di integrare il reddito vendendo prodotti coltivati ​​nei loro piccoli appezzamenti o giardini, nei mercati delle cittadine più vicine. Anche la pesca è un’attività largamente praticata principalmente per la sussistenza, infatti il villaggio è circondato dal torrente Bagaréu e dal Rio Vermelho.

La realtà di Naboreiro è una realtà come purtroppo tante altre in questa parte del mondo, fatta di povertà, mancanza di servizi e istruzione, famiglie disgregate, violenza.

In particolare chi soffre di più sono proprio le famiglie: assenza di valori, figli lasciati soli, sregolati, molta violenza e abusi… realtà a discapito dei più piccoli che si ritrovano ad affrontare fin da subito situazioni difficili che lasciano ferite, spesso indelebili, nella loro persona e nel loro cuore.

Dietro a questa preoccupazione e al desiderio di dare la possibilità ai bambini di diventare persone adulte, responsabili, generose, capaci di affrontare la vita senza ripetere gli stessi errori dei propri genitori, è nato il progetto di dar vita ad una nuova casa per le bambine “Mamãe Margarida”. Dall’acquisto della casa nel 2020 il progetto piano piano sta prendendo forma.

“Vivere con queste ragazze, ci racconta Giorgia Spata, non ti fa annoiare mai, ogni giorno trovano un pretesto nuovo per litigare soprattutto perché sono in quell’età in cui non sono più bambine, ma nemmeno ancora adolescenti e qualsiasi piccolo problema diventa gigantesco. Ognuna ha la sua storia: c’è chi vive con una zia perché la mamma non vuole assumersi la sua responsabilità, chi è seguita dagli assistenti sociali per problemi di violenza domestica, chi vive solo con il papà che è già avanti con l’età e non riesce a gestire i figli, o Lúcia, ragazza della tribù indigena Xavante, desiderosa di ricevere una buona formazione scolastica cosa che nel villaggio in cui è nata non è possibile. Storie diverse accomunate tutte però da un gran bisogno di essere amate.  Al mattino vanno nella scuola del paese e il pomeriggio è diviso tra un laboratorio in cui imparano a ricamare ma soprattutto a concentrarsi, l’orario dei compiti e gioco. Il sabato alcune fanno le pulizie in casa mentre altre puliscono la chiesa per la messa della domenica. Il prete viene solo la terza domenica del mese, per le altre ci sono due ministri della Parola che presiedono la celebrazione. Dopo messa o la celebrazione della Parola, abbiamo il catechismo e l’oratorio con circa una quarantina di bambini. Con i primi soldi donati dalle nostre comunità di Portacomaro Stazione e Castiglione abbiamo deciso di regalare per Natale quest’anno ad ognuno di loro una sacca con una borraccia, una lanterna per quando va via l’energia e un cappellino e un panettone (solo la forma ricorda il panettone…)”

Equipe del CMD