Secondo anno di Sinodo

I referenti sinodali della nostra diocesi, Mariarosa Poggio e Gianni Valente segnalano che il Sinodo, a livello locale entra nella sua seconda fase e ci propone, con il suo bagaglio di “Cantieri”, una nuova stagione di riflessioni.

Nuove dimensioni di lettura del nostro presente che nascono dal discernimento delle sintesi pervenute dalle singole diocesi italiane: numero 1. il Cantiere della strada e del villaggio, numero 2. il Cantiere dell’ospitalità e della casa ed infine numero 3.  il Cantiere delle diaconie e della formazione spirituale.

Come si può il lavoro e gli stimoli per proseguire non mancano. Il metodo sarà sempre quello dello scorso anno: la conversazione spirituale che abbiamo imparato a conoscere, per parlare ancora tra noi e per ascoltarci. Dialogo, ascolto sempre. Il cammino sinodale, naturalmente, non comporta una sospensione della pastorale ordinaria, ma troverà linfa nella vita quotidiana delle vostre comunità.

Il primo cantiere sarà più diocesano, con spazi di ascolto reale della strada e del villaggio, su argomenti quali le povertà e il lavoro. Il tema povertà verrà gestito da Caritas diocesana, riprendendo e approfondendo le indagini già realizzate lo scorso anno; il tema lavoro verrà sviluppato in collaborazione con Pastorale Sociale e del Lavoro e le Associazioni d’ambiente. Tale cantiere sarà affrontato secondo la modalità degli incontri diocesani, utilizzando la Scuola Popolare come veicolo di informazione e formazione. Tuttavia, a livello parrocchiale, in merito a tale cantiere, è possibile contattare l’equipe diocesana al fine di essere aiutati nella trattazione del tema.

Gli altri due cantieri sono all’insegna della continuità con i lavori dello scorso anno: si allegano apposite tracce di riflessione, con la proposta di domande, su cui i gruppi sinodali parrocchiali sono chiamati ad esprimersi. L’ampia introduzione delle schede è pensata come materiale documentale per i referenti dei gruppi sinodali.

L’invito e il suggerimento che i “referenti” ci indicano è di mantenere la modalità del dialogo e dell’ascolto in gruppo, e quindi del prendere nota su ciò che emergerà per farne poi una sintesi; non sprechiamo la nuova opportunità di dialogo che abbiamo già sperimentato lo scorso anno.